Nel corso del Convegno “Welfare familiare: incentivi fiscali e trasparenza per combattere il lavoro nero” svoltosi alla Camera dei Deputati sono stati presentati alcuni dati del Censis sul settore domestico.
Aumenta in Italia la domanda di lavoro domestico: nel 2015 circa 2 milioni 474 mila famiglie sono ricorse all’ausilio di colf, badanti o baby sitter per soddisfare particolari esigenze, per accudire un genitore anziano e malato, un figlio o per gestire la casa, il 9,8% del totale delle famiglie italiane. Nel 2014 erano 2 milioni 237 mila (l’8,9% del totale delle famiglie), l’aumento registrato tra il 2014 ed il 2015 è, dunque, pari al10,6%.
E’ questa la fotografia scattata dal Censis che ha presentato alcuni dati sul settore domestico nel corso del convegno “Welfare familiare: incentivi fiscali e trasparenza per combattere il lavoro nero”, organizzato alla Camera dei Deputati dal deputato Pd Khalid Chaouki, in collaborazione con Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico. Tra i relatori Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf, Cesare Damiano, deputato Pd e presidente della Commissione Lavoro,Raffaella Maioni, responsabile nazionale Acli – Colf. A presentare i dati il responsabile di Ricerca Censis, Andrea Toma.
Secondo le proiezioni del Censis, complessivamente, tra assunti regolari e lavoratori in nero, si stima un numero di occupati nel settore pari a 1 milione 605 mila persone. Un’attività importante dal punto di vista sociale ma anche economico, con un giro di affari di quasi 19 miliardi euro (18 miliardi 782 mila euro), pari all’1,25% sul totale delle attività economiche.