“E’ inammissibile che il lavoro domestico, regolato da un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, venga definito come un ‘lavoretto’. Parliamo, infatti, di un settore che coinvolge migliaia di lavoratori e di famiglie italiane che meritano rispetto”. È quanto dichiara Fidaldo, Federazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico. “Sul tema dei voucher – aggiunge Fidaldo – da anni ribadiamo, e lo abbiamo fatto anche durante le audizioni presso le Commissoni Lavoro di Camera e Senato, che non siamo contrari all’utilizzo dei buoni lavoro nel comparto domestico, ma che devono esserci dei paletti ben precisi come il limite di 2 mila euro annuo da spendere in un arco temporale massimo di 3 mesi, non superando la soglia dei 30 giorni. Solo grazie a queste limitazioni, e rispettando il concetto di occasionalità, sarà possibile evitare quell’uso distorto che – conclude Fidaldo – ha stravolto completamente la natura stessa dei voucher”.  

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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