“Bene la deputata Patrizia Maestri che in data odierna ha presentato una risoluzione in commissione Lavoro alla Camera, per impegnare il Governo affinché venga meglio regolamentato lo strumento dei voucher, soprattutto per come oggi viene applicato nel settore domestico, dove rischia di favorire il lavoro nero, anziché combatterlo. Per questo plaudiamo all’iniziativa della deputata, ancor più autorevole in quanto componente della commissione Lavoro e ribadiamo il nostro appello al ministro Poletti a rivedere lo strumento dei buoni lavoro, anche alla luce dell’impegno preso dallo stesso responsabile del Welfare dell’Esecutivo nazionale che lo scorso dicembre ha annunciato l’impegno del Governo a combattere l’uso improprio dei voucher”. E’ quanto dichiara Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, aderente Confedilizia e componente Fidaldo.

“Nel corso degli anni – prosegue Zini – abbiamo assistito ad un graduale aumento del plafond per l’utilizzo dei voucher, che da ultimo il Jobs Act ha fissato a 7 mila euro l’anno quale reddito massimo che un lavoratore domestico può percepire. Un incremento inappropriato, che non tiene conto delle specificità del settore, dove con 7 mila euro si riesce a coprire l’attività di un collaboratore domestico che presta servizio per 23-24 ore a settimana. Per questo – continua il vice presidente – la limitazione dell’importo massimo è certamente un primo indispensabile passo per regolamentare lo strumento ma, al contempo, occorre dare certezze alle famiglie datrici di lavoro domestico. Ecco perché, se non arriveranno segnali concreti dal Governo e dal Parlamento, cosa di cui non vogliamo dubitare, come associazione che tutela gli interessi delle famiglie che hanno alle dipendenze colf, badanti e baby sitter, saremmo disponibili ad avviare un confronto con le parti sociali, in un’ottica di ‘autolimitazione’, sempre con l’obiettivo di tutelare le famiglie da possibili controversie legate ad un utilizzo improprio e, nello specifico, non occasionale, del voucher”.

 

 

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Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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