Presentato il 1° Paper del rapporto 2025 “Family (Net) Work”, a cura del Censis e promosso da Assindatcolf
Nel 2023 la Liguria conta un totale di 28.711 lavoratori domestici regolarmente assunti, di cui 16.174 badanti (pari al 56,3% del totale) e 12.537 colf (circa il 43% del totale). Rispetto al 2014, il numero di badanti è aumentato del 10,4%, mentre il comparto delle colf ha registrato una flessione del 21,8%. Complessivamente, nel decennio, il comparto ha subito un calo del 6,4%. È quanto emerge dal 1° paper del Rapporto 2025 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, promosso da Assindatcolf e curato dal Censis, intitolato “La fatica delle famiglie: una difficile articolazione della domanda di cura”.
Secondo l’analisi, in Liguria si contano 19 lavoratori domestici ogni 1.000 abitanti, di cui 10,7 badanti e 8,3 colf. Ma non solo, è una delle regioni con il più alto “indice di solitudine”: si contano, infatti, 42,9 persone sole ogni 100 famiglie, contro una media nazionale di 34,4. Il rapporto tra badanti e persone sole con almeno 60 anni è, invece, pari a 8,6 badanti ogni 100 anziani soli, in linea con la media nazionale (8,5).
“La fotografia scattata dal Censis restituisce un quadro chiaro del ruolo cruciale del lavoro domestico e dell’assistenza familiare in una società sempre più anziana e frammentata, come quella ligure” afferma Alessandro Lupi, vice presidente di Assindatcolf e delegato della sezione di Genova. “Per questo chiediamo misure di sostegno al comparto, sia a livello nazionale che regionale, e aiuti alle famiglie, che da sempre si fanno carico di tutto il peso di cura, anche economico. Al contempo serve un formale riconoscimento del ruolo del settore domestico e della figura del caregiver, veri pilastri del welfare pubblico” conclude.