“Con l’approvazione odierna, da parte dell’Assemblea del Cnel, del documento di osservazioni e proposte sulle ‘Linee guida per la formazione degli assistenti familiari’ viene sottolineato e riconosciuto il valore del lavoro domestico e di cura come pilastro del sistema di welfare. Un settore strategico, troppo spesso marginalizzato nel dibattito politico, che grazie all’attenzione dimostrata dal Cnel acquista centralità, lasciando intravedere concrete prospettive di riforma e di valorizzazione del settore”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.
“Come realtà che da oltre 40 anni rappresenta e tutela le famiglie datrici di lavoro – prosegue – confermiamo al Cnel la volontà di mettere al servizio del percorso di riforma la nostra esperienza. Siamo, infatti, convinti che puntare sulla formazione del personale sia una delle chiavi per consentire al settore il salto di qualità di cui ha bisogno per affrontare le criticità di cui soffre, in primis quella del lavoro sommerso. Secondo le stime del Rapporto 2024 Family (Net) Work, nel 2023 il tasso di irregolarità nel comparto ha raggiunto il 54%. Per invertire la tendenza abbiamo bisogno di una maggiore professionalizzazione ma anche di una riforma della fiscalità a carico delle famiglie che renda il lavoro in chiaro più conveniente di quello in nero”.