Dalla formazione alla pratica: un percorso di certificazione a 360 gradi per colf, badanti e baby sitter che possa garantire a livello europeo standard e professionalità. È il progetto a cui sta lavorando Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico (aderente Confedilizia, componente Fidaldo) nell’ambito della collaborazione avviata a livello europeo con l’omologa Federazione, Effe. Il progetto è stato al centro dell’incontro, svoltosi a Bruxelles nei giorni scorsi, che ha visto protagonisti i vertici Effe.
“Il settore domestico – dichiara Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf e vice presidente Effe – nei prossimi anni sarà in grado di generare 5 milioni di posti di lavoro in Europa. In Italia attualmente sono impiegati nel comparto quasi 2 milioni di lavoratori, tra quelli regolari e quelli in nero, con un volume di affari che, secondo uno studio commissionato al Censis, si aggira intorno ai 20 miliardi di euro. Per capire le potenzialità di questo comparto – prosegue Zini – non bisogna, però solo fermarsi ai numeri, seppur molto significativi. Guardando alla questione sociale, infatti, dovrebbe essere chiaro alle istituzioni come il settore sia in grado di riassumere in sé alcune delle più importanti tematiche, dal fenomeno delle migrazioni a quello delle trasformazioni demografiche. Per questo motivo – conclude – la risposta non può che essere trasversale nel quadro della strategia Europa 2020. Per fare questo, però, bisogna iniziare a riconoscere dignità al settore ed il modo migliore per farlo è quello di puntare sulla formazione, perché il lavoro domestico non sia un ripiego ma una professione riconosciuta a livello europeo”.
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