Il decreto del Presidente della Repubblica del 6 giugno scorso ha autorizzato per l’anno 2003 l’entrata nel nostro Paese di 19.500 lavoratori extracomunitari. Nello specifico, ha consentito l’ingresso in Italia di 500 lavoratori provenienti dallo Sri Lanka, da occupare anche nel settore del lavoro domestico.E proprio lo Sri Lanka, nella persona del Console M.R. Fernando, ha contattato – tramite la Fidaldo (Federazione italiana datori di lavoro domestico, aderente a Confedilizia) – l’Assindatcolf, Associazione nazionale sindacale datori di lavoro domestico, aderente a Confedilizia, per segnalare un’importante novità. Durante l’incontro, infatti, il Console ha spiegato che lo Stato dello Sri Lanka prepara i suoi cittadini che vogliono emigrare come lavoratori in Italia. L’Ufficio nazionale per il lavoro all’estero seleziona e registra i possibili candidati e nella preparazione di questi, particolare attenzione viene data alla conoscenza della lingua italiana: infatti tutti debbono seguire con profitto un corso tenuto da un insegnante italiano residente nello Sri Lanka. Inoltre, i candidati debbono seguire anche un corso di orientamento sull’Italia.La lista dei lavoratori così preparati e selezionati è già reperibile in Internet, all’indirizzo www.slbfe.lk/italy/index.asp. In questa pagina Web, il potenziale datore di lavoro può agevolmente consultare – per il settore lavorativo che gli interessa – la scheda relativa ad ogni singolo candidato (da cui risulta anche la pregressa esperienza lavorativa). Il presidente dell’Assindatcolf Renzo Gardella, ringraziando la delegazione italiana dello Sri Lanka, il Console M.R. Fernando, nonché il primo segretario H.B. Mahindadasa, ha espresso il proprio apprezzamento per questa iniziativa anche perché l’Assindatcolf, come associazione che rappresenta i datori di lavoro domestico, ha da tempo potuto apprezzare l’importanza di un’idonea preparazione da parte dei lavoratori domestici e – per quelli stranieri – della conoscenza della lingua italiana, seppur a livello elementare. Roma, 17 luglio 2003
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