“Per dare nuove opportunità ai giovani e risollevare il mercato del lavoro dalla condizione in cui attualmente versa, documentata dalle ultime rilevazioni Istat, non sono sufficienti interventi una tantum, serve un piano di intervento straordinario”. È quanto dichiara Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, componente Fidaldo, aderente Confedilizia.

“Il Governo – continua il vice presidente Assindatcolf – deve mettere in campo il prima possibile un progetto di riforma strutturale del mercato del lavoro che, oltre a sostenere l’occupazione, punti, in modo strutturale, a far emergere il lavoro irregolare. Solo nel settore domestico si contano circa 1 milione di lavoratori in nero, a fronte di oltre 886 mila regolarmente censiti dall’Inps, e la tendenza negli ultimi tre anni è stata quella di “perdere” circa 100.000 occupati nel settore. Come sappiamo le diminuzioni di occupazione ed anche il mancato aumento della stessa, hanno una duplice componente, da un lato l’effettiva perdita di posti di lavoro, dall’altro, purtroppo, il degrado delle condizioni di lavoro degli occupati, tra queste la peggiore è il regresso a lavoro irregolare o nero di rapporti che prima erano regolarmente denunciati. Invertire questa tendenza ha quindi un riflesso positivo su tutta l’economia, ma occorre un impegno di mezzi ed anche di risorse”. 

 

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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