“Da domani tutto il personale scolastico dovrà essere in possesso di un Green Pass valido per lavorare. Mentre si valuta la possibilità di estendere l’obbligatorietà anche a tutte le figure esterne che, direttamente e indirettamente, gravitano intorno al mondo della scuola e dei bambini, rilanciamo al Governo l’appello affinché questo venga previsto anche per le baby sitter e più in generale per tutto il comparto domestico che si occupa dell’assistenza a persone fragili e non autosufficienti, quindi più a rischio di contagio da Covid-19”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, l’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, aderente Confedilizia, componente Fidaldo.

“Se l’intento resta quello di estendere il più possibile la campagna vaccinale – prosegue Zini – ci sembra sensato che dopo il personale sanitario, quello delle Rsa ed ora quello scolastico l’obbligatorietà del Green Pass venga prevista anche per gli assistenti familiari. A queste figure, ormai sempre più indispensabili e presenti nelle moderne famiglie italiane, viene affidato il fondamentale compito di assistere bambini, anziani, persone fragili, non autosufficienti. Nella maggior parte dei casi il lavoro viene svolto a strettissimo contatto, senza la possibilità di mantenere distanze di sicurezza o pretendere che vengano indossati dispositivi di protezione individuale. Riteniamo dunque doveroso – conclude il presidente di Assindatcolf – estendere a tutto il comparto domestico, che in Italia conta 2 milioni di addetti tra regolari e non, l’obbligo del Green Pass. Un modo concreto per tutelare la casa creando una ‘bolla’ di sicurezza e per evitare, come molto spesso è accaduto in questi mesi, che il contagio avvenga proprio tra le mura domestiche”.

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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