“Urge un intervento da parte dello Stato per arginare il dilagante fenomeno dell’evasione fiscale e contributiva, l’unico modo per affrontare questa piaga sociale è quello di rendere conveniente il lavoro regolare. Fino a quando questo costerà di più di quello in ‘nero’ i numeri rimarranno quelli che oggi ha illustrato il presidente Enrico Giovannini”. È quanto dichiara Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.
“Quanto al settore domestico – prosegue Zini – la relazione di Giannini parla di un 30% di tax gap nel settore dei servizi alle famiglie, dato importante ma che comunque ci sembra sottostimato rispetto alla realtà del settore che rappresentiamo. Basti pensare che su circa 2 milioni di lavoratori domestici, oltre il 50% sono irregolari. Una tendenza, questa, che può essere invertita solo concedendo alle famiglie delle agevolazioni fiscali come la deduzione totale del costo del lavoro domestico, per il raggiungimento della quale ci battiamo da anni. Potendo dedurre il costo del lavoro di colf, badanti e baby sitter (contributi e stipendio) le famiglie sarebbero, infatti, incentivate ad assumere e a farlo in modo regolare. In questo modo il settore domestico cesserebbe di essere quello ‘leader’ di questa negativa classifica”.