“Con l’approvazione di ieri del Family Act si compie un grande passo avanti nel percorso, certamente da completare, di riforma del welfare familiare, di cui il comparto domestico è parte fondamentale. Nel testo della legge delega è contemplata anche la previsione di incentivi per favo­rire l’emersione del lavoro sommerso in am­bito domestico, che nel settore ha percentuali molto elevate. Secondo le nostre stime 6 lavoratori domestici su 10 sarebbero senza contratto: in tutto circa 1,2 milioni di lavoratori, a fronte di circa 920 mila regolari censiti dall’Inps nell’anno 2020”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.

“Ora che il testo è diventato legge – prosegue Zini – continueremo a lavorare affinché nei decreti delegati, a fianco di misure specifiche di welfare, vengano previste forme di deduzione e detrazione per il lavoro domestico regolare. Restiamo, infatti, convinti che per combattere il ‘sommerso’, compreso quello che passa per gli intermediati tramite piattaforma, non servano solo iniziali incentivi alla regolare assunzione ma anche un sostegno duraturo nel tempo, che renda sostenibile la spesa che le famiglie devono affrontare per potersi permettere un irrinunciabile aiuto in casa. Secondo un recente studio che abbiamo commissionato al Censis, il costo per colf, badanti e baby sitter varia tra 650 e 1.200 euro al mese. Agire su questo fronte – prosegue – significa innescare una catena virtuosa di effetti collaterali che avrebbero ricadute positive soprattutto dal punto di vista dell’empowerment femminile. Quando parliamo di donne ci riferiamo sia alle datrici, che spesso rinunciano alla propria carriera per occuparsi della casa e della famiglia a causa di costi troppo elevati, sia alle lavoratrici, che rappresentano quasi il 90% del totale degli addetti. Oggi – conclude Zini – il nostro ringraziamento va al ministro Elena Bonetti che con il Family Act ha reso possibile questa inversione di marcia dimostrando grande attenzione anche per il nostro comparto e per le famiglie”.

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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