“Il Viminale faccia urgentemente chiarezza sull’eventuale slittamento dell’atteso Click Day di febbraio. A soli 10 giorni dalla data prevista dal Dpcm per il settore dell’assistenza familiare non è stato pubblicato ancora nessun aggiornamento: non si sa quando aprirà la piattaforma per pre-caricare le domande, quando chiuderà e se, come apprendiamo oggi dalla stampa, sarà previsto uno slittamento per metà marzo. Un ritardo inaudito, che mette in estrema difficoltà lavoratori e famiglie, che contano su questi rapporti per conciliare vita privata e lavoro”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico.

“Considerato che dal Click Day del 4 dicembre 2023 sono pervenute quasi 80mila istanze solo per l’assistenza familiare – prosegue – e che solo 9.500 potranno essere accolte, torniamo a chiedere non solo un allargamento delle quote per soddisfare il reale fabbisogno ma, soprattutto, che sia prevista una corsia preferenziale per le domande ‘extra quota’ già inviate con la procedura di dicembre. Oltre che giusto nei confronti delle tante famiglie che hanno impiegato tempo e risorse per inviare le domande – conclude Zini – questo rappresenterebbe anche una semplificazione che consentirebbe di velocizzare l’iter”.

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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