La FIDALDO, Federazione italiana datori di lavoro domestico, di cui Assindatcolf è componente, ha rinnovato i vertici per il prossimo triennio. Sono stati eletti nell’ultimo Consiglio Direttivo: Presidente Renzo Gardella, Vicepresidente Alfredo Savia, Segretario federale Filippo Breccia Fratadocchi.
Il Presidente della FIDALDO – che firma da sempre con le OO.SS. dei lavoratori Filcams-CGIL, Fisascat-CISL, Uiltucs-UIL e Federcolf, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico – a fronte dei dati resi noti dal CENSIS sul settore, ricorda che il lavoro domestico è un rapporto di lavoro speciale, tra il datore (persona fisica diversa dall’impresa) e il lavoratore, basato sulla fiducia reciproca dove la prestazione lavorativa, si svolge all’interno della casa del datore e consiste nel prendersi cura della casa stessa o del nucleo familiare (in caso, per esempio, di baby-sitter o badanti).
Molte volte con il lavoro domestico la famiglia si sostituisce all’assistenza pubblica prendendosi cura da sola dei propri cari (anziani, ammalati e bambini), senza il benché minimo aiuto da parte dello Stato.
Il “welfare” domestico organizzato dalle famiglie – conclude il Presidente, Renzo Gardella – sempre nel rispetto totale della normativa e dei diritti dei lavoratori, dovrebbe essere “sostenuto” da una politica di defiscalizzazione dei costi e non da un appesantimento di nuovi oneri o burocratizzazioni.
Infine, per concludere si vuole precisare che le situazioni “in nero” o “in grigio” emerse, non sono sempre diretta volontà del datore di lavoro ma frutto di apposite richieste dei prestatori, o di una irregolare presenza degli stessi sul territorio, o di una impossibilità degli anziani, soli e non autosufficienti, di fronteggiare i costi.
Roma, 15 luglio 2010
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