“Non solo anziani ed operatori sanitari, chiediamo al Governo e al Commissario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri che i vaccini vengano somministrati in via prioritaria anche agli assistenti familiari che in casa si occupano delle persone non autosufficienti, ovvero alle badanti”. Così Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, componente Fidaldo e firmataria del Ccnl di categoria.
“Se è vero, come sostiene Arcuri, – prosegue Zini – che il piano di vaccinazione sarà predisposto tenendo in considerazione le ‘fragilità’ delle persone e la loro esposizione al virus, allora la categoria delle badanti, peraltro esse stesse, in senso ampio, operatori sanitari, non può essere esclusa. Chiediamo con forza che il Governo tenga conto di questa indicazione. In Italia lavorano circa 850 mila domestici regolari, di questi circa la metà sono badanti, senza considerare l’occupazione irregolare che si stima rappresenti il 60% del totale. A conti fatti possiamo quindi affermare che in Italia lavorano circa 1 milione di domestici dediti all’assistenza degli anziani. Una categoria essenziale, anche per la tenuta sociale e sanitaria del sistema, troppo spesso dimenticata. Tutelare loro – conclude – significa pensare anche alle famiglie presso le quali questi lavoratori prestano servizio”.