Ammortizzatori sociali, agevolazioni fiscali, aiuti economici e continuità assistenziale. Sono queste le principali richieste che Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, porterà all’attenzione del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo al tavolo confronto Coronavirus convocato per oggi pomeriggio, a difesa della famiglie che hanno alle proprie dipendenze colf, badanti e baby sitter. ‘Un esercito di circa 2,5 milioni di famiglie – dichiara Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf – che impiegano alle proprie dipendenze altrettanti lavoratori. Ora che l’Italia è divisa in zone ‘rosse’ e ‘gialle’ nelle quali vengono imposte interdizioni e/o limitazioni negli spostamenti, le famiglie non sanno come comportarsi con i propri domestici, se proseguire il rapporto di lavoro, pagando stipendio e contributi a fronte di una prestazione che non può essere svolta, o se licenziare. E ancora, si interrogano su come garantire continuità assistenziale per anziani, disabili e malati, su come pagare e retribuire baby sitter per i figli piccoli. Domande lecite – conclude Zini – che riguardano tutto il territorio nazionale ma in particolare il nord Italia dove si registrano quasi il 50% della totalità dei contratti di lavoro, quasi il 33% solo nelle tre regioni maggiormente interessate in questo momento dall’emergenza coronavirus. Su tutto questo attendiamo una risposta e rassicurazioni da parte del Governo’.