Politiche pubbliche insufficienti, famiglie che si auto organizzano e, per necessità, si trasformano in “impresa”. Ma quanto costerebbe allo Stato un welfare familiare adeguato a soddisfare le esigenze di quanti, oggi, devono ricorrere all’aiuto quotidiano di colf, badanti e baby sitter? Quanto si riuscirebbe a risparmiare e che benefici si avrebbero anche sul sistema sanitario nazionale? Sono le domande che Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico (aderente Confedilizia, componente Fidaldo) ha posto al Censis commissionando una ricerca ad hoc. I risultati sono contenuti nel Rapporto “Sostenere il Welfare familiare” che sarà presentato in anteprima mercoledì 18 novembre, alle ore 9.30, nel corso di un convegno pressola sala Serpieri di Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura (corso Vittorio Emanuele II, 101).

Ad aprire i lavori saranno il presidente Assindatcolf, Renzo Gardella, il presidente del Centro Studi di Confedilizia e di Assopopolari, Corrado Sforza Fogliani, il presidente del Censis, Giuseppe De Rita e il componente della Giunta Esecutiva Confagricoltura, Nicola Cilento. A seguire la presentazione del Rapporto “Sostenere il Welfare familiare” a cura  di Andrea Toma e l’intervento della presidente di Fepem – Fédération des Particuliers Emplyeurs de France e di Effe – European Federation for Family Employement, Marie Béatrice Levaux, per aprire una riflessione sul “modello francese”. Il convegno proseguirà poi con la tavola rotonda moderata dalla giornalista Giuseppina Paterniti, vice direzione TGR Rai, a cui parteciperanno Franca Biondelli, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Maurizio Sacconi, senatore e presidente della 11a Commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato; Alessandro Pagano, deputato componente della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati; Lucia Rossi, segretario nazionale Spi-Cgil; Andrea Ciarini, del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf e vice presidente Effe.

Partendo da una dettagliata analisi sull’evoluzione della domanda e dell’offerta di servizi di assistenza e cura generata dal “sistema famiglia”, il Censis arriva a definire il valore complessivo del welfare familiare, che passa per l’operazione deduzione totale del costo del lavoro domestico. Non mancherà un focus sull’impatto economico, fiscale ed occupazionale prodotto dall’introduzione di un sistema di deduzione delle spese per le famiglie italiane che oggi si avvalgono di un collaboratore domestico. Lo rende noto un comunicato dell’Ufficio Stampa di Assindatcolf.

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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