La Fidaldo – Federazione Italiana dei datori di lavoro domestico prende atto che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con una circolare dell’11 aprile, esclude i datori di lavoro domestico dall’obbligo di richiedere il certificato penale previsto dal d.lgs. 39/’14.
In particolare nella nota, volta a fornire indicazioni operative al personale ispettivo delle Direzioni territoriali del lavoro, il Ministero ritiene che: “rimangono esclusi dal campo applicativo della disposizione i datori di lavoro domestico nel caso di assunzione di baby-sitter o comunque di persone impiegate in attività che comportino contatti diretti e regolari con minori; ciò in quanto il Legislatore ha inteso tutelare i minori quando gli stessi sono al di fuori dell’ambito familiare, ambito nel quale il genitore datore di lavoro può direttamente con maggiore efficacia attuare tutte le cautele necessarie nei confronti del bambino/ragazzo”.
La Fidaldo – che nei giorni scorsi, tramite l’Assindatcolfcomponente della Federazione, aveva denunciato le difficoltà che le famiglie avrebbero incontrato per richiedere il certificato penale – si adopererà per dare massima diffusione ai chiarimenti provenienti dai Ministeri competenti, affinché i datori di lavoro domestico ne siano a conoscenza.
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