Ad una settimana dalla scadenza della regolarizzazione, il 33% dei datori di lavoro non ha ancora presentato la domanda di emersione ma ha intenzione di farlo. Lo comunica Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, aderente a Confedilizia, sulla base di un’indagine effettuata presso le proprie sezioni territoriali.
Molti datori, infatti, in questi giorni hanno già fissato un appuntamento presso le Sezioni oppure – dopo primi contatti – hanno iniziato a predisporre la documentanzione necessaria, ma non hanno – per un motivo o per un altro – ancora inviato la domanda. Da un primo esame delle pratiche presentate al Ministero – prosegue Assindatcolf – il profilo contrattuale che va per la maggiore è quello della colf con esperienza (50%), seguito dalla badante (31%), dalla colf “alle prime armi” (13%) e infine dall’assistente di persona autosufficiente, di solito la baby sitter (6%).
Dall’indagine è anche emerso – fa notare Assindatcolf – che la maggioranza dei datori di lavoro, sia quelli che intendono presentare la domanda (e sono attualmente, come detto, in procinto di farlo), sia quelli che l’hanno già presentata, è di sesso femminile (il 65% circa nel primo caso e il 59% nell’altro). Questo dato – in linea con la figura tipo del datore di lavoro domestico – evidenzia ancora una volta che nel nostro Paese la conduzione della casa e la cura degli anziani e dei bambini (con annessa gestione del rapporto di collaborazione domestica) è nella maggior parte dei casi appannaggio della donna.
Le domande che vengono poste ai consulenti dell’Assindatcolf sono varie, per lo più relative al numero di ore che deve effettuare la colf da regolarizzare, all’esame del documento del lavoratore, alla verifica nel caso concreto del reddito minimo necessario e della retribuzione prevista dal CCNL. Inoltre, tutti i datori di lavoro chiedono il conteggio dei contributi dovuti e le future scadenze, nonché il calcolo delle ferie arretrate maturate dal proprio collaboratore.
Tutti gli interessati alla regolarizzazione possono avvalersi dell’aiuto e della consulenza delle sezioni di Assindatcolf, i cui indirizzi sono reperibili al numero verde 800.162.261
Roma, 23 settembre 2009
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