“Bene la modifica che è stata apportata al Dl Green Pass: prevedere la possibilità che il lavoratore consegni una copia della propria certificazione verde Covid-19 al datore di lavoro rappresenta un’importante semplificazione soprattutto per il settore domestico, dove una larga parte dei titolari dei rapporti sono anziani non autosufficienti e quindi non sempre in grado di gestire un controllo quotidiano tramite dispositivi elettronici di ultima generazione, come implica la lettura di un Qrcode. In questa impossibilità il rischio, come da noi più volte evidenziato, era che si eludessero i controlli, con evidente pericolo per la salute pubblica”. Così Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro domestico.

“Per questo – prosegue – siamo molto soddisfatti che siano state recepite le modifiche che abbiamo più volte sollecitato e che renderanno questa norma finalmente davvero applicabile anche al contesto familiare domestico. Una semplificazione che auspicavamo come soluzione alle criticità riscontrate nel settore, di cui c’era necessità e attraverso la quale sarà possibile programmare i controlli nel rispetto delle prescrizioni di legge, tutelando la salute e, al contempo, evitando di incorrere in eventuali sanzioni amministrative”.

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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