GIOVEDI’ 28 NOVEMBRE 2013 – ORE 09.30 Palazzo Montecitorio – Sala Aldo Moro L’Associazione Nazionale tra i Datori di Lavoro DomesticoASSINDATCOLFnel 30° anniversario dalla fondazione realizza il convegno IL LAVORO DOMESTICOUNA REALTA’ SOCIALE ED ECONOMICA Fenomeno di welfare familiare autogestito:problemi, soluzioni e sviluppoNell’economia del Paese, e in particolare in quella della famiglia, il lavoro domestico sta diventando sempre piùrilevante. In un welfare che lo Stato non riesce più a garantire in modo universale, si vuole evidenziare chel’assistenza a soggetti non autosufficienti, bambini e anziani, rende gravoso per le famiglie, anche dal punto divista economico, l’onere dell’autogestione. L’indagine Censis del 2013, condotta presso un campione di 1500collaboratori domestici individuati su tutto il territorio nazionale, consente di approfondire le caratteristiche diquesto universo sempre più rilevante di lavoratori. Prevalentemente donne (82,4%) e di età intermedia, tra i 36e 50 anni (56,8%), la maggioranza dei collaboratori che lavora presso le famiglie sono migranti (77,3% deltotale), sebbene la loro presenza sul territorio sia abbastanza diversificata. Mentre infatti al Nord e al Centro èquasi esclusiva (al Nord sono stranieri l’81,4% dei collaboratori e al Centro l’81,7%), al Sud si registra unasignificativa incidenza di italiani, pari al 35,7%.In occasione del 30° anniversario dalla sua fondazione, ASSINDATCOLF – Associazione Nazionale tra i Datori diLavoro Domestico – ha deciso di organizzare un convegno per analizzare tutti i temi legati al lavoro domestico,con uno sguardo complessivo a una realtà molto più complessa di quanto possa apparire. Il convegno – che ha ilPatrocinio della Camera dei Deputati – si terrà giovedì 28 novembre dalle ore 09.30 a Roma presso PalazzoMontecitorio – Sala Aldo Moro –.Diverse saranno le voci esperte in materia che interverranno durante l’incontro e tra loro figura Luigi EnricoGolzio, Direttore Scuola Dottorato Fondazione Universitaria “Marco Biagi” e Professorenell’Università di Modena e Reggio Emilia. Ai saluti del Presidente ASSINDATCOLF Renzo Gardella,seguiranno quelli del Presidente CONFEDILIZIA Corrado Sforza Fogliani. Introduce i lavori, il Vice PresidenteASSINDATCOLF Andrea Zini. Modera il convegno, il giornalista del Corriere della Sera Lorenzo Salvia.Partecipano inoltre Maria Cecilia Guerra Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e delle PariOpportunità; Luigi Cal Direttore ILO Italia e San Marino; Giuseppe Acocella Coordinatore V Commissione -Welfare e P.A. del CNEL e Professore Università “Federico II di Napoli”; Bruno Benelli Giornalista Collaboratorede Il Messaggero, La Stampa e TG5; Alessandro Lupi Responsabile Ufficio Studi ASSINDATCOLF e ConsigliereFIDALDO.“Oltre agli obiettivi interni, quali la celebrazione del 30° dalla costituzione e la volontà di far conoscere di più l’Associazionee le Sue attività – spiega il Dott. Andrea Zini, Vice Presidente Assindatcolf – abbiamo voluto andare a toccare anche temisociali, che non sono primari nella nostra missione, ma sono fondamentali per poter capire tutte le dinamiche del settore e,in parte, anche le dinamiche sociali della evoluzione della società italiana di cui le famiglie sono il nucleo primario. In questostudio che presenteremo durante il convegno abbiamo voluto inserire anche una domanda concreta di aiuto che le famigliedatrici di lavoro incessantemente ci segnalano: la gravosità dell’assistenza ai familiari non autosufficienti, sia per il tempoche per la spesa che i singoli nuclei debbono sostenere. Pensiamo solo ai malati di Alzheimer che in Italia sono 520.000 ei nuovi casi si stimano in 80.000 all’anno. Dati destinati ad aumentare, considerando l’attuale andamentodemografico e il conseguente invecchiamento della popolazione”.Tant’è che il quadro tracciato dall’indagine Censis-Aima, che ha indagato il punto di vista dei “caregiver” (le personedella famiglia responsabili della cura del malato), evidenzia nel modello di assistenza ai malati di Alzheimerl’aumentato ricorso alle badanti. Le famiglie infatti che ricorrono alla badante sono complessivamente il 40,9% delcampione, con una prevalenza (24,4%) di situazioni in cui la badante convive con il paziente, mentre nel 16,5% deicasi vive altrove. Si tratta soprattutto di badanti straniere (32,7% del campione complessivo contro l’8,2% di famiglienelle quali la badante è italiana).“Quello del lavoratore domestico non è più un lavoro di scorta – afferma sempre il Dr. Zini – ma non è nemmeno un lavorocompletamente riconosciuto. Non parlo delle dinamiche contrattuali che, anche con le mitigazioni esistenti, sonoestremamente onerose per le famiglie che non sono organizzate come imprese e quindi subiscono maggiormente tutta laburocrazia del settore lavoro. E’ anche per questo che il lavoro nero è stimato pari se non superiore al lavoro regolare. Maoggi questa situazione non si può più tollerare perché parliamo di 2.000.000 di lavoratori (è certamente tra i primi 5 CCNL alivello Italiano se consideriamo anche il sommerso e rientra tra i primi 10 in ogni caso) che presto o tardi, tra 10-20-30 anni,saranno anziani e chiederanno una prestazione pensionistica, tutta o in parte a carico dello Stato. Occorre affrontare oggi ilproblema e, soprattutto, affrontarlo in modo che sia “logico” essere in regola, altrimenti non emergerà mai il lavoro nero delsettore.”Nell’ultimo decennio tutta l’area dei servizi di cura e assistenza per le famiglie ha costituito per il nostro Paese unincredibile bacino di crescita occupazionale. Il numero effettivo dei collaboratori che, con formule e modalità diverse,prestano la loro attività presso le famiglie è passato da poco più di un milione del 2001 agli attuali 1 milione 655 mila(+53%). Nel 2011 quasi 2 milioni 600 mila famiglie (il 10,4% del totale) si sono rivolte al mercato, per acquistareservizi di collaborazione, di assistenza ad anziani o altre persone non autosufficienti e di baby sitting.Nelle attività di assistenza alla persona sono molto più coinvolti i collaboratori stranieri (68,1%) rispetto ai loro colleghiitaliani che lo fanno nel 33,3% dei casi. La maggioranza proviene dai paese dell’Est Europa (complessivamente il55,4%), e il particolare dalla Romania (primo paese di origine), Ucraina (primo paese di provenienza dei collaboratoriche operano al Sud). Ma anche le Filippine costituiscono un bacino importante di offerta di lavoro, visto che ben il7,8% proviene da quest’area.La variabile della regolarità contrattuale divide, di fatto, l’Italia in due: nel Nord, dove l’inadempienza totale si limita acasi marginali (riguarda il 9,9% dei lavoratori) e in quasi la metà dei casi le famiglie rispettano per intero le regoleesistenti (47,3%); dall’altro, il Centro e il Sud, accomunati dalla scarsa percentuale di rapporti di lavoro “totalmenteregolari”. In particolare, al Sud c’è una percentuale altissima di “nero” totale (nel 53,9% dei casi non c’è alcunpagamento di contributi), al Centro questa è più bassa (33,9%) ma si aggiunge a un’area altrettanto ampia diirregolarità parziale (35,6%), casi nei quali le famiglie versano solo parte dei contributi.“E’ questa la realtà in cui oggi ASSINDATCOLF nel trentesimo della Sua fondazione si trova ad operare”, afferma ilPresidente Renzo Gardella, “ed è proprio per questo aspetto che abbiamo pensato ad un convegno, non impostato sulricordo del cammino percorso, bensì proiettato a immaginare il futuro di quel settore del
lavoro che tanta importanzaha nella vita quotidiana di tutti. Per quanto ci riguarda, quindi, questo Convegno lo vogliamo considerare non un puntodi arrivo, ma un vero e proprio punto di partenza per i prossimi anni, da cui scaturiranno soluzioni e proposte, idee perlo sviluppo di sicuro interesse”.Questo welfare che crea lavoro, non meriterebbe maggiore attenzione da parte delle Istituzioni?Bassa contribuzione e bassa pensione è una equazione che funziona, ma i lavoratori domestici arriveranno ad unapensione? La tendenza dei lavoratori domestici a stabilizzarsi in Italia e soprattutto la dimensione del settore, quasi2 milioni di lavoratori, e del lavoro nero nel settore, non genererà una grande voragine nella previdenza italiana?Cosa si può fare? Immigrate e donne la quasi totalità dell’occupazione del settore; italiane e donne una grandeparte delle “datrici di lavoro domestico”: non dovrebbe essere un problema ed una priorità per lo Stato?L’assistenza sociale e sanitaria gestita dalla famiglia è più conveniente di quella gestita dalle strutture pubbliche?Come si affronta l’emergenza che le famiglie devono gestire degli alti “costi del lavoro domestico”, tra i quali sievidenzia l’attività di cura alle persone anziane autosufficienti e non?“Queste le domande a cui domani noi di ASSINDATCOLF, insieme a illustri ospiti e interlocutori, vorremmo darerisposte, lanciando idee, soluzioni e proposte” conclude Renzo Gardella, invitando la stampa ad approfondire questaimportante tematica.PROGRAMMA CONVEGNO E RELATORIOre 9:30 – Registrazione partecipantiOre 10:00 – Inizio lavoriSaluti e introduzione – Renzo GardellaPresidente ASSINDATCOLFOre 10:10 Saluto – Corrado Sforza FoglianiPresidente CONFEDILIZIAOre 10:20 Introduzione – Andrea ZiniVice Presidente ASSINDATCOLFOre 10:30 Introduzione storico, sociale ed economica – Luigi Enrico GolzioDirettore Scuola DottoratoFondazione Universitaria “Marco Biagi”e Professore Università di Modena e Reggio EmiliaOre 11:00Tavola RotondaIL LAVORO DOMESTICO UNA REALTÀ SOCIALE ED ECONOMICAFenomeno di welfare familiareautogestito: problemi, soluzioni e sviluppoModera – Lorenzo SalviaCorriere della SeraPartecipanoMaria Cecilia Guerra- Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e delle Pari OpportunitàLuigi Cal -Direttore ILO Italia e San MarinoGiuseppe Acocella -Coordinatore V Commissione – Welfare e P.A. del CNELe Professore Università“Federico II di Napoli”Bruno Benelli- Giornalista Collaboratore de Il Messaggero, La Stampa e TG5Alessandro Lupi- Responsabile Ufficio Studi ASSINDATCOLF e Consigliere FIDALDOOre 13:15 – Chiusura lavoriI colleghi giornalisti che fossero interessati ad approfondire il tema potranno contattare ireferenti che troveranno nella pagina seguente.UFFICIO STAMPA ASSINDATCOLFResponsabile della Comunicazione e deirapporti con la Camera dei DeputatiAvv.to PAOLA MANDARINIMobile 335 6645441e-mail mandarini@assindatcolf.itUFFICIO STAMPA CREARE E COMUNICAREResponsabile ComunicazioneSTEFANO BERNARDINIe-mail comunicazione@creareecomunicare.comMobile 349 7557952SALVO CAGNAZZOe-mail press@creareecomunicare.comMobile 392 1105394Assistenti Ufficio Stampa e ComunicazioneYLENIA MARINOe GIUSY IACOVIELLOe-mail press1@creareecomunicare.itTelefono 06 41735010Mobile 348 6357476IL SALUTO DEL PRESIDENTE ASSINDATCOLFASSINDATCOLF compie trent’anni; è d’obbligo, al raggiungimento di ogni importantetraguardo, ritornare col pensiero alle origini, ai passi compiuti ed ai risultati ottenuti, ma èanche naturale festeggiare. Per la retrospettiva vogliamo essere quanto mai sintetici. Pocheparole per dire della nascita: l’Associazione è stata costituita nel 1983 per iniziativa diCONFEDILIZIA, che ha inteso così dare un supporto ai proprietari di casa per la disciplina delrapporto di lavoro domestico, unica attività che si svolge all’interno delle mura di casa. Neglianni a seguire il settore del lavoro domestico è cresciuto e si è trasformato: da un’improntaquasi paternalistica si è passati al normale “rapporto datore di lavoro/lavoratore”, dallamaggiore rilevanza dell’attività dedicata al disbrigo delle faccende domestiche si ègradualmente imposta l’attività di assistenza ad anziani e bambini, dalla prevalenza deilavoratori italiani si è giunti alla maggioritaria presenza degli extracomunitari.ASSINDATCOLF è cresciuta in modo esponenziale, adeguandosi a questi cambiamenti ed allenuove esigenze delle famiglie. Tramite FIDALDO, la federazione delle associazionidatoriali del settore, partecipa alla stipula dei contratti e degli accordi collettivi del compartodel lavoro domestico.Oggi ASSINDATCOLF conta ben 50 sezioni operative, dislocate su tutto il territorio nazionale edecine di migliaia di associati.Con non celata soddisfazione constatiamo che l’impegno profuso da tutti, dirigenti diCONFEDILIZIA e della stessa associazione, staff esecutivo sia del passato che ora presente, hadato i suoi frutti: ASSINDATCOLF viene oggi sempre più interpellata, come esperta dellamateria, sia dalla stampa specializzata che dalle istituzioni interessate al settore, comeMinisteri ed Enti previdenziali. In apertura abbiamo detto che si deve anche festeggiare e perquesto aspetto abbiamo pensato ad un convegno, non impostato sul ricordo del camminopercorso, bensì proiettato a immaginare il futuro di quel settore del lavoro che tantaimportanza ha nella vita quotidiana di tutti. Il Convegno, che si svolge a Roma il 28 novembre,nella SALA ALDO MORO DI PALAZZO MONTECITORIO, si intitola “IL LAVORO DOMESTICO UNAREALTA’ SOCIALE ED ECONOMICA fenomeno di Welfare familiare autogestito: problemi,soluzioni e sviluppo”.Il Convegno ha ricevuto il patrocinio della Camera dei Deputati; d’altronde, nell’economia delPaese, ed in particolare di quella della famiglia, il lavoro domestico sta diventando sempre piùrilevante. Il settore è in espansione e conta oltre 1.500.000 lavoratori e altrettanti datori dilavoro. In un Welfare che lo Stato non riesce più a garantire in un modo universale, si vuoleevidenziare che l’assistenza a soggetti non autosufficienti, bambini e anziani, rende gravosoper le famiglie l’onere dell’autogestione. Per quanto ci riguarda, quindi, questo Convegno lovogliamo considerare non un punto di arrivo, ma un vero e proprio punto di partenza per iprossimi anni.Dott. Renzo GardellaPresidente ASSINDATCOLFCOS’E’ ASSINDATCOLFAssindatcolf è l’Associazione Nazionale dei datori di lavoro domestico – aderente a Confediliziae componente Fidaldo – presente su tutto il territorio Nazionale tramite le proprie Sezioni.Assindatcolf persegue la finalità di rappresentare e tutelare la categoria dei datori di lavoro deicollaboratori familiari, supportando i propri Associati nella corretta gestione contrattuale edamministrativa del personale domestico, sotto la guida di consulenti del lavoro, al fine diprevenire ogni possibile e sgradevole contenzioso.Assindatcolf opera, come da Statuto, per incentrare l’attenzione dell’opinione pubblica e delleIstituzioni sulle problematiche inerenti il settore del lavoro domestico, anche in relazione aglisviluppi sociali della famiglia, in continua e profonda evoluzione; lo sviluppo dell’Associazione ela sua storia sono infatti profondamente legate e condizionate dalle modifiche strutturali chehanno avuto luogo nella società, tali da determinare la necessità di rivolgersi al mercato dellavoro per organizzare la gestione della famiglia in modo compatibile con l’ingresso delle donnenel mondo del lavoro e l’aumento di una popolazione anziana bisognosa di cure.Assindatcolf offre la propria professionalità ed esperienza a chi necessita di assistenza, siagenerica che qualificata: anziani, minori, o soggetti comunque non autosufficienti
, costituendoquindi un valido supporto per la corretta gestione del rapporto di lavoro domestico.COSA FA ASSINDATCOLFAssindatcolf riserva per tutti gli Associati assistenza:Amministrativa• Compilazione della lettera di assunzione;• Pratiche di assunzione, variazione e licenziamento con relative comunicazioni agli enti preposti;• Pratiche per la regolarizzazione degli extracomunitari;• Prenotazioni presso lo Sportello Unico per l’ingresso di lavoratori stranieri;• Normativa sul collocamento dei lavoratori comunitari ed extracomunitari;• Stampa dei certificati telematici di malattia dei dipendenti.Contabile• Predisposizione del preventivo di costo del lavoratore domestico;• Elaborazione mensile della busta paga;• Conteggio TFR (liquidazione) e competenze di fine rapporto.Previdenziale• Elaborazione trimestrale dei MAV per il versamento dei contributi INPS e CAS.SA.COLF;• Verifica posizione contributiva del rapporto di lavoro;• Assistenza nel rimborso dei contributi INPS erroneamente versati;• Istruzione pratiche di rimborso per le prestazioni CAS.SA.COLF.Fiscale• Predisposizione della dichiarazione sostitutiva del modello CUD;• Redazione del prospetto riepilogativo dei contributi pagati nell’anno;• Pratiche per agevolazioni fiscali.In caso di contenzioso• Tutela nelle vertenze e trattativa con le Organizzazioni Sindacali di categoria.Inoltre Assindatcolf, tramite le sedi locali, al fine di rispondere alle esigenze nelle diverse zone delterritorio nazionale, ha stipulato importanti convenzioni per garantire un’ulteriore assistenza agli iscrittinelle attività di:- Ricerca e selezione del personale;- Patronato (ad es. per le pratiche di richiesta di pensione, invalidità civile, assegno di accompagno,Aspi, mini-Aspi, assegni familiari e di maternità, rinnovo del permesso di soggiorno, ricongiungimentofamiliare, ecc.);- Caf (ad es. per le pratiche di presentazione dei modelli 730, UNICO/PERSONE FISICHE, compilazionedell’ISEE, ecc.);- Consulenza legale.Assindatcolf ha un proprio organo di stampa “Notizie Assindatcolf – la voce del datore di lavoro”,strumento di informazione e divulgazione su tutte le novità del settore.

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