Studiare da vicino il composito sistema di agevolazioni fiscali vigente in Francia per ‘importare’ all’interno dei confini nazionali eventuali best practice da proporre alle istituzioni competenti. È con questo obiettivo che nel mese di ottobre una delegazione italiana di Assindatcolf è partita alla volta della Francia. Una tre giorni ricca di impegni in cui, grazie ad un partenariato con i cugini “Fepem” e “Iperia”, i rappresentanti della nostra Associazione hanno potuto studiare da vicino e nel dettaglio come è organizzato il sistema di welfare d’Oltralpe: dal variegato sistema messo in campo per assicurare assistenza alle famiglie che hanno dei figli e che, più in generale si affidano ad un domestico (colf o badante); al sistema di formazione del personale stesso. Una full immersion a 360 gradi che andrà avanti con ulteriori approfondimenti, per arrivare a definire una nuova linea programmatica da sottoporre alle istituzioni competenti al fine di migliorare il sistema nostrano.
Prima tappa del viaggio la cittadina di Le Puy-En-Velay, nella regione dell’Alvernia, dove ha sede la struttura del Pajemploi, un sistema complementare di gestione dedicato all’assistenza dei bambini, che garantisce una completa presa in carico, sia del datore di lavoro che del lavoratore stesso. Un modello all’avanguardia che consente uno scambio continuo dei dati con l’Agenzia delle entrate francese in modo che le famiglie che ne hanno i requisiti possano contestualmente accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla normativa di riferimento. Una rete di aiuti capillare, che prevede, tra gli altri, premi alla nascita, contributi finanziari fino al compimento del terzo anno di vita del bambino, ma soprattutto rimborsi per le famiglie che usufruiscono di un aiuto di babysitting che vanno dal 50 al 100% della spesa sostenuta.
A Parigi la delegazione di Assindatcolf ha, poi, potuto anche approfondire la normativa contrattuale relativa al lavoro domestico, al fine di metterla a confronto con quella vigente in Italia, nonché tutte le agevolazioni fiscali che in Francia sono operative, non solo per servizi di babysitting, ma per tutto il comparto domestico. In particolare, a chi usufruisce dell’aiuto di una badante e si ritrova nella condizione di ridotta autonomia o non autosufficienza viene riconosciuto un credito di imposta uguale al 50% delle spese sostenute per l’assistente familiare nel massimo di un plafond di 12 mila euro l’anno.
E per concludere, la formazione: sempre a Parigi la nostra Associazione ha potuto studiare da vicino il sistema con cui i domestici si avviano al lavoro e migliorano le conoscenze da mettere in pratica direttamente sul campo. È l’Istituto Iperia che in Francia si occupa di elaborare modelli di formazione per tutte le tipologie di lavoratori domestici, delle linee guide che poi vengono affidate ad una rete di circa 350 enti certificati presenti su tutto il territorio nazionale. Ogni lavoratore per ottenere la professionalizzazione, ovvero la certificazione della formazione, dovrà aver svolto 521 ore anche se, al contempo, esistono percorsi più brevi.