Record negativo per le nascite: il livello più basso dall’Unità d’Italia. È quanto certifica l’Istat che oggi ha diffuso il bilancio demografico nazionale relativo al 2018. Continua il trend negativo del calo delle nascite in atto dal 2008. Secondo quanto riferito dall’Istat, infatti, già a partire dal 2015 il numero di nascite è sceso sotto il mezzo milione ma nel 2018 si è registrato un nuovo record negativo: sono stati iscritti in anagrafe per nascita solo 439.747 bambini, il minimo storico dall’Unità d’Italia. Guardando ai valori assoluti, si tratta di oltre 18 mila unità in meno rispetto al 2017 (- 4,0%), con alcuni picchi nel Centro Italia (-5,1% rispetto all’anno precedente).
E ancora, stando all’analisi dell’Istituto nazionale di Statistica, la diminuzione delle nascite nel nostro Paese sarebbe dovuta principalmente a fattori strutturali “una progressiva riduzione delle potenziali madri dovuta, da un lato, all’uscita dall’età riproduttiva delle generazioni molto numerose nate all’epoca del baby-boom, dall’altro, all’ingresso di contingenti meno numerosi a causa della prolungata diminuzione delle nascite osservata a partire dalla metà degli anni Settanta.” Inoltre, se l’incremento delle nascite registrato fino al 2008 era dovuto principalmente alle donne straniere, negli ultimi anni ha iniziato progressivamente a ridursi anche il numero di stranieri nati in Italia, pari a 65.444 nel 2018 (il 14,9% del totale dei nati). Tra le cause del calo, la diminuzione dei flussi femminili in entrata nel nostro Paese, il progressivo invecchiamento della popolazione straniera, nonché l’acquisizione della cittadinanza italiana da parte di molte donne stranieri.