Un pacchetto di proposte ‘a misura di famiglia’ che possa ispirare l’azione di chi si candida a guidare il Paese nei prossimi anni: dalla deduzione totale del costo di badanti, baby sitter e colf, all’introduzione di un meccanismo per modulare le tasse in base ai carichi familiari, passando per l’approvazione di un piano strategico per la non autosufficienza. E ancora, approvazione di una legge che definisca i criteri di assegnazione delle risorse stanziate in Legge di Bilancio 2018 per i caregiver e formazione del personale che presta servizio nelle case degli italiani. Dalle Associazioni familiari arriva un ‘manifesto’ sul welfare destinato alla politica. Il documento è stato presentato nel corso del convegno, “Famiglia, lavoro, abitazione: le proposte delle associazioni, gli impegni dei partiti”, che Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico (aderente Confedilizia, componente Fidaldo), ha organizzato A Roma lo scorso 6 febbraio all’Hotel Nazionale, chiamando a raccolta tutte le realtà che, a più livelli, rappresentano le famiglie: il Forum Nazionale delle Associazioni familiari con la vice presidente Emma Ciccarelli; l’associazione dei caregiver familiari Carer con il segretario Loredana Ligabue; l’Ente Bilaterale nazionale del comparto di datori di lavoro e dei collaboratori familiari, Ebincolf con il presidente Michele Carpinetti e la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, Fish onlus, con il presidente Vincenzo Falabella.
Associazioni da una parte, rappresentanti della politica dall’altra che, programma alla mano, hanno potuto illustrare le ‘ricette’ sul welfare messe in campo dai partiti in vista del prossimo appuntamento elettorale. Tra i presenti Titti di Salvo, responsabile Dipartimento ‘Mamme’ Pd; Renata Polverini, dirigente nazionale del Dipartimento del Lavoro di Forza Italia; Tiziana Ciprini, portavoce del Movimento 5 Stelle; Filomena Gallo, esponente del movimento +Europa e Giovanna Petrenga candidata per Fratelli d’Italia.
“Un’inversione di rotta è ormai doverosa, lo dicono le statistiche che descrivono un inesorabile trend demografico: culle che rimangono vuote, popolazione che invecchia, domanda di assistenza che cresce” dichiara Renzo Gardella, presidente Assindatcolf. “Nell’ultimo decennio, infatti, – prosegue – il numero delle badanti è complessivamente aumentato del 160%. Una percentuale che arriva al 540% se si guarda a come in 10 anni è cresciuto l’impegno delle italiane nella settore dell’assistenza alla persona. Le risposte che, trasversalmente, sono arrivate oggi dalla politica sono però incoraggianti, – conclude Gardella – c’è una diffusa consapevolezza della necessità di riformare il welfare coinvolgendo la società civile tutta, al fine di valorizzare il settore domestico, non solo come volano per l’economia e come bacino di nuovi posti di lavoro ma, soprattutto, come strumento privilegiato per aiutare le donne a realizzarsi nella vita e nel lavoro”.