“Il Governo non lasci soli i 2 milioni di lavoratori domestici che ogni giorno, anche in queste settimane di emergenza, si occupano di anziani, malati, disabili, bambini e della casa. Se verrà confermato quanto contenuto nella bozza del decreto che l’Esecutivo si appresta ad approvare, ovvero l’esclusione del settore domestico dalla misura che introduce la cassa integrazione in deroga, migliaia di domestici rischieranno di restare senza reddito”. È quanto dichiara Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.

“Ribadiamo, quindi, – precisa – la posizione che abbiamo espresso nei giorni scorsi, alla quale si sono uniti anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil: servono misure urgenti di sostegno al reddito per questi lavoratori che portano sulle loro spalle tutto il peso del welfare del nostro Paese. Se il fondo di ‘ultima istanza’, di cui leggiamo nella bozza del decreto, si applicasse ai domestici non sarebbe comunque sufficiente perché lascerebbe esclusi, per limiti di reddito, tantissimi lavoratori ed in particolare quelli che assistono a tempo pieno persone non autosufficienti”.

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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