Contattata per riordinare un appartamento dal figlio di un imprenditore e convinta a rendersi disponibile subito e senza preavviso, dietro la promessa di un lavoro che sarebbe poi proseguito in futuro. Questa è la premessa di una storia che ha assunto tinte grottesche, visto che la donna, una ragazza di 27 anni, immigrata dal Sudamerica in Piemonte dove si proponeva come colf, è stata costretta dallo sconosciuto ad un rapporto sessuale. L’episodio è oggetto di un processo che è ora approdato alla fase del dibattimento presso il Tribunale di Torino e vede contestata all’uomo l’accusa di violenza sessuale. Molte ancora le ombre da dissipare, soprattutto viste le due versioni non coincidenti della giovane donna e dell’uomo.