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Voucher: per tutelare famiglie serve limite a 2mila euro

“Le famiglie datrici di lavoro domestico sono favorevoli all’utilizzo dei voucher per retribuire le prestazioni di colf e baby sitter nei lavoretti di casa ma solo a determinate condizioni: servono limiti più restrittivi di quelli che esistevano nella normativa recentemente abrogata”. Questa la posizione di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, aderente Confedilizia, componente Fidaldo.

“Se, come auspichiamo, lo strumento sarà reintrodotto nell’ordinamento giuridico, – continua l’Associazione – è fondamentale che vengano fissati precisi limiti per il settore domestico, in particolare il tetto massimo di 2.000 euro per anno per lavoratore. Superare questa cifra – conclude Assindatcolf – significa autorizzare un utilizzo improprio dello strumento, come di fatto già accadeva con i ‘vecchi’ voucher, mettendo in difficoltà le famiglie che in questo modo rischiano concretamente vertenze di lavoro. Altre posizioni per quanto riguarda le famiglie intese come datrici di lavoro non ne esistono e crediamo che su questo tema siano d’accordo anche le altre parti sociali firmatarie del contratto collettivo del settore domestico, comprese le parti sindacali dei lavoratori dipendenti”.

 

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