Con la nota n.1004 dello scorso 8 febbraio l’Ispettorato Nazionale del Lavoro chiarisce alcuni punti relativamente all’installazione e all’utilizzo di impianti di videosorveglianza nelle abitazioni private nel caso specifico in cui siano presenti colf, badanti o baby sitter. Nel documento viene stabilito che “il rapporto di lavoro domestico è sottratto alla tutela dello Statuto dei Lavoratori (legge n. 300/1970) poiché in questo caso, il datore di lavoro è un soggetto privato non organizzato in forma di impresa. Di conseguenza – si legge ancora nella nota – è esclusa l’applicabilità dei limiti e dei divieti di cui all’articolo 4 della legge n. 300/1970 (…) che pone il divieto di indagini su profili del lavoratore non attinenti alle sue attitudini professionali e che trova piena cittadinanza anche nell’ambito del lavoro domestico”. Tale esclusione, chiarisce ancora l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, “non sottrae al rispetto dell’ordinaria disciplina sul trattamento dei dati personali, essendo confermata la tutela del diritto del lavoratore alla riservatezza, garantita dal d.lgs. n. 196/2003, che dispone la necessità del consenso preventivo e del connesso obbligo informativo degli interessati”.

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

Iscriviti ad Assindatcolf. Sarai sollevato dalle incombenze amministrative e burocratiche legate alla gestione del rapporto di lavoro domestico.