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Tassa sui rinnovi dei permessi: illeggitima e discriminatoria

A conferma della sentenza del TAR del Lazio che – sulla base della pronuncia della Corte Europea del settembre 2015 in cui si riteneva il contributo sul rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno sproporzionato rispetto alle finalità perseguite dalla direttiva europea 2003/109/CE e atto a creare un ostacolo all’esercizio dei diritti conferiti da quest’ultima – decideva di procedere alla “disapplicazione della normativa nazionale, che impone ai cittadini di paesi terzi che chiedono il rilascio o il rinnovo di un permesso di soggiorno di pagare un contributo di importo variabile tra 80 euro e 200 euro” (vedi Notizie Assindatcolf Lug-Ago 2016) , arriva dal Tribunale di Milano una prima sentenza di condanna al rimborso di quanto pagato. La prima sezione civile del Tribunale di Milano ha infatti condannato la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri dell’Interno e dell’Economia al rimborso delle spese sostenute in eccesso a sei immigrati, regolarmente residenti in Italia. Il giudice ha motivato la sentenza dichiarando l’illegittimità della tassa ritenuta altamente discriminante e sproporzionata .

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