Le disposizioni che fissavano il contributo per il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno erano “del tutto illegittime”. Quelle somme sono state “indebitamente versate alla pubblica amministrazione” dagli immigrati e, quindi, vanno loro restituite. È quanto deciso, lo scorso 16 febbraio, dal Tribunale di Napoli che, accogliendo totalmente il ricorso presentato da una famiglia originaria del Burkina Faso con l’aiuto di Inca-Cgil, ha condannando il Presidente del Consiglio dei ministri, il ministero dell’Interno e il ministero dell’Economia alla restituzione delle somme che gli immigrati hanno dovuto pagare per il rilascio del permesso di soggiorno. Il riferimento è al decreto ministeriale del 2011, che imponeva appunto agli immigrati di pagare una tassa per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno dell’ammontare di 637,50 euro.

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