“Per arginare l’inverno demografico che affligge il nostro Paese servirebbero misure strutturali per incentivare la natalità e a supporto della terza età e della non autosufficienza. Da questo punto di vista la Legge di Bilancio è l’ennesima mancata occasione, perché non affronta le priorità in tema di welfare e di assistenza alla persona”. Così Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.
“Sul tema invecchiamento e gestione della non autosufficienza non ci sono interventi concreti, né risorse economiche per la Legge 33, che in questo modo continuerà ad essere una ‘riforma’ solo sulla carta” spiega Zini. “Quanto alla denatalità – prosegue – crediamo che la previsione di un bonus nascita, una tantum, del valore di 1000 euro non sia assolutamente sufficiente a coprire i costi che affronta una famiglia per un neonato, oltre ad essere completamente in controtendenza rispetto alla ratio che aveva ispirato l’assegno unico e universale per i figli a carico. Con questo provvedimento si torna indietro, alla logica dei bonus, in modo tutt’altro che universale. Restiamo convinti che per invertire la rotta si debba riformare la fiscalità a carico delle famiglie, introducendo dei meccanismi che consentano di ridurre il costo dei servizi, come la baby sitter o la badante”. “Infine chiediamo che la decontribuzione per le madri lavoratrici e l’abbattimento del cuneo fiscale, siano estesi anche al comparto domestico, ingiustamente escluso” conclude il presidente di Assindatcolf.