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Lavoro domestico: con Prodome per professionalizzare baby sitter e badanti

Apprendere il mestiere di badante e di baby sitter al pari delle altre professioni: con lezioni in aula, e-learning, test di valutazione, tirocini formativi sul campo e, soprattutto, certificazione delle competenze. È questo l’obiettivo di Prodome, progetto europeo sperimentale per la formazione e certificazione dei lavoratori domestici i cui risultati sono stati presentati oggi a Parigi alla presenza di Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico partner italiano del progetto finanziato nell’ambito del programma Erasmus+. 

“La formazione professionale – ha detto Zini – è il pre requisito affinché il settore domestico esca dalla condizione di marginalità nella quale ancora oggi è relegato. Ecco perché abbiamo lavorato ad un progetto di formazione e certificazione della professione, per assicurare standard qualitativi alle famiglie ma anche per aiutare i lavoratori del comparto, che per la maggior parte sono donne ed immigrate, ad integrarsi nella società attraverso un lavoro vero”.

Nel dettaglio il programma si è sviluppato su 300 ore: 180 di teoria (in aula e in modalità e-learning con quiz e valutazioni) e 120 di tirocinio. “Un vero e proprio stage – ha spiegato Zini – che si è svolto non solo presso le famiglie che hanno partecipato al progetto ma anche in asili nido e case di cura convenzionate, nonché presso strutture di ristorazione che hanno messo a disposizione cucine attrezzate perché i corsisti imparassero anche a cucinare menù semplici e salutari, adatti a bambini ed anziani. Ad ognuno dei partecipanti è stata, infatti, data la possibilità di articolare il proprio percorso di studi secondo le proprie esigenze scegliendo tra 9 materie: non solo pulizia della casa, laboratorio di stiro e preparazione dei pasti ma anche cura di anziani e bambini e, un’innovazione assoluta, sviluppo dell’identità professionale, ovvero imparare a redigere un cv, prepararsi ad un colloquio e a trovare i giusti canali di reclutamento lavorativo”.

“Oggi – conclude Zini- si chiude la fase sperimentale ma da ora in avanti inizieremo a portare il tema della formazione all’attenzione delle regioni, a cominciare dal Lazio, con l’assessore al Lavoro Claudio Di Berardino che oggi a Parigi ha illustrato le buoni prassi messe in campo dalla sua amministrazione. L’obiettivo è e resta quello di fare sistema”.

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