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Allarmanti i dati Inps sul settore domestico, Assindatcolf chiede al Governo un tavolo di confronto

Allarma la fotografia scattata dall’Inps che, con l’ultimo report annuale sul lavoro domestico, certifica la continua e ormai stabile contrazione di un settore che, al contrario, dovrebbe essere in piena espansione“. Così Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di lavoro domestico, ha commentato i nuovi dati dell’Inps relativi al lavoro domestico per l’anno 2019.

“La costante diminuzione del numero degli addetti regolarmente assunti in una società come la nostra che tende al progressivo invecchiamento – prosegue Assindatcolf – fa presupporre un aumento del lavoro irregolare. Al contrario, l’aumento della componente italiana in un settore storicamente caratterizzato dalla presenza di stranieri non fa che confermare il continuo impoverimento delle famiglie italiane che, da un lato sono costrette a rimboccarsi le maniche tornando a dedicarsi a lavori che non svolgevano più e, dall’altro, non potendo contare su un sistema di agevolazioni fiscali adeguato, sono obbligate a ricorrere al lavoro nero per assistere genitori anziani, malati, disabili o figli piccoli. Infine, le recenti indagini della Guardia di finanza e dell’Ispettorato del lavoro hanno fatto emergere un sistema di evasione molto radicato, e vere e proprie realtà fuorilegge che incidono negativamente anche sul fronte dell’immigrazione, soprattutto alla luce della mancanza di una regolamentazione sistematica come quella che potrebbe derivare da un decreto flussi con quote specifiche dedicate al comparto. Per questo motivo – conclude Assindatcolf – sarebbe opportuno avviare un dialogo costante con il Governo, un tavolo di confronto con tutte le parti interessate, rappresentanti delle famiglie, dei lavoratori e ministeri, perché il comparto ha finalmente bisogno di essere inquadrato nell’ambito di una strategia comune“.

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