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Istat: preoccupano dati povertà, serve inversione di tendenza

“Preoccupano i dati illustrati oggi dall’Istat sulla condizione di povertà in cui versano le famiglie italiane. Sempre più anziani vivono in condizione di disagio, un dato che deve far riflettere e che invoca una necessaria inversione di tendenza e la sperimentazione di nuovi strumenti che sostituiscano quelli che ad oggi hanno dimostrato di non funzionare, quali generiche forme di sostegno al reddito o agevolazioni fiscali per redditi da pensione”. È quanto dichiara Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, aderente Confedilizia, componente Fidaldo, in merito ai dati illustrati oggi dall’Istat di fronte alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera.

 “Assindatcolf già da tempo insiste sulla necessità di introdurre strumenti specifici quali la deduzione totale del costo del lavoro domestico – prosegue Zini – che sarebbe una soluzione valida per tutte le famiglie ma non ancora sufficiente a sostenere la categoria degli over 65, che molto spesso, proprio per far fronte a politiche di welfare pubblico non sufficienti, deve appoggiarsi alla cura delle badanti. Una spesa ingente, che si attesta mediamente sui 15 mila euro l’anno e che ricade interamente sui singoli. Nei casi “acuti” il vigente sistema fiscale combina un sistema di agevolazioni assolutamente inefficace che va ampliato per arrivare a coprire tutto il costo delle spese documentate (o almeno in parte), in funzione della gravità della situazione dei singoli. Intervenire in questo modo – conclude – significherebbe offrire a chi ne ha bisogno uno strumento valido che potrebbe davvero fare la differenza, evitando anche gli abusi”.

 

Roma, 19 aprile 2017                                                            Ufficio Stampa 

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