L’Assindatcolf, Associazione sindacale nazionale fra datori di lavoro dei collaboratori familiari, aderente a Confedilizia, comunica che con la Finanziaria 2005 è stata prevista una  nuova deduzione per badanti.

Infatti, la normativa – entrata in vigore il primo gennaio scorso – prevede che dal reddito complessivo del contribuente si possano dedurre, fino ad un massimo di 1.820 euro, le spese sostenute dallo stesso per gli addetti alla propria assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. Le anzidette spese – sottolinea Assindatcolf – sono deducibili anche se sostenute dal contribuente non nel proprio personale interesse, ma nell’interesse del coniuge, dei figli (legittimi o legittimati o naturali o adottivi) e, in loro mancanza, dei discendenti prossimi anche naturali, dei genitori e, in loro mancanza, degli ascendenti prossimi, anche naturali, degli adottanti, dei generi e delle nuore, del suocero e della suocera, dei fratelli e delle sorelle germani o unilaterali.

La norma – che interviene sul Testo unico delle imposte sui redditi – prevede inoltre degli specifici conteggi da effettuare per verificare gli aventi diritto a detta deduzione, in relazione al reddito di ognuno (vedasi la formula allegata).

La nuova deduzione (a fianco della ulteriore deduzione già prevista dalla legge, e cioè quella concernente i contributi obbligatori versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale e familiare) rappresenta – secondo Assindatcolf – un primo aiuto per tutte quelle famiglie che hanno nel proprio nucleo una persona non autosufficiente da assistere e che si fanno carico in tutto e per tutto della continua ed ininterrotta necessità di cure della stessa.  Da una recente indagine Inps sulle lavoratrici domestiche è infatti emerso che nel nostro Paese vi è sempre più il ricorso generalizzato alla badante, come alternativa al ricovero per i soggetti non autosufficienti, e ciò se è fonte notevole di risparmio per la collettività, non lo è certo per la singola famiglia che vi deve provvedere.

L’Assindatcolf  è a disposizione tramite le sue sedi locali (l’indirizzo è reperibile chiamando il numero verde 800.162.261 ) per effettuare tutti i conteggi del caso e per dare ogni opportuna informazione in merito a questo argomento.

           

Roma, 7 gennaio 2005

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