Andamento demografico, lavoro, politiche sociali e integrazione: criticità irrisolte e sfide dell’Europa moderna. A 60 anni di distanza dalla firma dei Trattati di Roma, Effe, Federazione Europea dei Datori di Lavoro Domestico, con il supporto di Assindatcolf, Associazione nazionale che rappresenta le famiglie datrici di colf, badanti e baby sitter, ha organizzato una tavola rotonda, “L’Europa 60 anni dopo, tra sfide e criticità”, per avviare una riflessione su questi importanti temi. L’evento si è svolto questo pomeriggio pressola sala Einaudi di Confedilizia. A fare gli onori di casa il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
“Rappresentando il mondo del lavoro domestico a livello europeo – ha dichiarato Marie Béatrice Levaux, presidente Effe – abbiamo il dovere e la responsabilità di valorizzare, promuovere e sostenere i milioni di cittadini datori di lavoro domestico quali responsabili e promotori di benessere sociale. In Francia questo percorso passerà per una stabilizzazione delle normative previdenziali e fiscali che permettano il rilancio del lavoro regolare e di liberare il potenziale economico e sociale del lavoro domestico. Per questo motivo abbiamo deciso, in Europa, di lavorare alla stesura di un Libro Bianco che coinvolga tutti gli attori a livello europeo, al fine di portare avanti i nostri convincimenti: l’eliminazione delle barriere delle politiche pubbliche degli Stati membri e delle istituzioni europee darà alle famiglie il controllo completo della loro vita domestica grazie al contributo e al sostegno della società civile organizzata”.
“Oggi – ha dichiarato Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf ed Effe – parlare del settore domestico significa raccontare la vita delle persone, di tutti coloro che ogni giorno devono fare i conti con una società sempre più ‘vecchia’ e non certamente a misura di famiglia per carenze strutturali di politiche sociali e di pari opportunità nel mondo del lavoro. Per questo motivo le famiglie hanno dovuto imparare ad autorganizzarsi con modelli alternativi di welfare in stile ‘fai da te’. Ecco perché – ha continuato Zini – siamo convinti che il settore domestico, così come già avviene in altre realtà, debba essere sostenuto con politiche adeguate e con una serie di agevolazioni fiscali che possano supportare le famiglie, sulle quali oggi ricade tutto il peso del lavoro di cura ed assistenza”.
Alla tavola rotonda hanno partecipato Ugo Ferruta, vice presidente del Movimento Europeo Internazionale; Agostino Siciliano, segretario generale pro tempore Ferpa, Federazione Europea dei Pensionati e degli Anziani e Raffaella Maioni, coautrice del libro “Viaggio nel lavoro di cura” e responsabile nazionale Acli Colf.