“Nessuna decontribuzione per le nuove assunzioni delle badanti. A quanto apprendiamo da fonti di stampa l’emendamento, riformulato dalla maggioranza e approvato la settimana scorsa in Commissione Affari Sociali del Senato, sarebbe stato bocciato per problemi di coperture economiche. Un segnale negativo, che lascia l’amaro in bocca, soprattutto alla vigilia della Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori domestici che si celebra domani, 16 giugno”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.
“Oltre a sostenere economicamente le famiglie datrici di lavoro domestico che ogni giorno devono fare i conti con la non autosufficienza, – prosegue Zini – questa misura avrebbe, infatti, potuto generare effetti molto positivi anche per i lavoratori, incentivando nuove assunzioni ma, soprattutto, favorendo la regolarizzazione dei rapporti in nero. Dati alla mano, non bisogna, infatti, dimenticare che, sulla base dei dati Istat dell’anno 2021, si stima che su 1 milione e 910mila posizioni di lavoro domestiche complessive, gli irregolari ammontino a 1 milione e 121mila, per un’incidenza del 58,7%. Fare emergere questi lavoratori dovrebbe, quindi, rappresentare una priorità anche rispetto agli obiettivi del Pnrr. Al contrario – conclude – oggi si è scelto di andare in una direzione non accettabile per le famiglie. Per correggere il tiro, il tempo, pur se limitato, c’è, e siamo disponibili ad un confronto con Governo e Parlamento per evidenziare tutti i problemi del settore e quindi delle famiglie.”