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Decreto flussi, Assindatcolf: è una lotteria, serve riforma sistema

“Se complessivamente, nel 2023, stando ai numeri della campagna Ero Straniero, le domande di ingresso legate al Decreto Flussi risultano essere 6 volte maggiori rispetto alle quote fissate dal Governo, per il settore domestico questo è ancora più evidente: su 9.500 posti disponibili, sono state acquisite oltre 76mila istanze, un numero ben 8 volte superiore. Un trend confermato anche dall’ultimo Click Day, quello del 21 marzo 2024, in cui sempre a fronte di 9.500 quote sono pervenute oltre 112mila domande. Dati alla mano appare sempre più evidente come non solo il sistema sia una totale ‘lotteria’, ma soprattutto, come questo non riesca neanche lontanamente a soddisfare il fabbisogno, per tempi e modalità”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf – Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico – commentando il Dossier “I veri numeri del decreto flussi: un sistema che continua a creare irregolarità”, presentato oggi al Senato dalla campagna Ero Straniero.

“Il report della campagna Ero Straniero – prosegue Zini – torna ad accendere i riflettori su una realtà purtroppo ben nota, ribadendo l’esigenza di avviare urgentemente la riforma di uno strumento rigido e farraginoso. Un appello che condividiamo e che rilanciamo. A chiederlo sono anche le famiglie datrici di lavoro domestico. Da un recente sondaggio che abbiamo condotto risulta, infatti, che l’82,5% di chi ha la colf o la badante preferirebbe avere la possibilità di ricorrere a strumenti più flessibili per assumere lavoratori non comunitari, ‘bocciando’ di fatto il Decreto Flussi. Per questo il 4 luglio presenteremo un nuovo studio che approfondisce il tema quote e fabbisogno di manodopera straniera nel comparto domestico”.

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