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Canone Rai, con la badante convivente regolare si perde il diritto all’esenzione

Anziano over 75 indigente e magari anche invalido: se convivi con la badante non hai diritto all’esenzione dal pagamento del canone Rai. È quanto ha precisato l’Agenzia delle Entrate rispondendo all’interpello (Risposta n. 242) di una signora che chiedeva se la presenza di un’assistente alla persona, anagraficamente residente con lei (e quindi convivente) potesse pregiudicare la richiesta di esenzione. Risposta affermativa da parte dell’Agenzia delle Entrate: la badante, se convivente, in quanto titolare di un reddito proprio, fa perdere il diritto all’esenzione.

Nella risposta vengono messi nero su bianco i requisiti necessari stabiliti dal dettato normativo in base ai quali è possibile richiedere l’esenzione: aver compiuto 75 anni di età entro il termine per il pagamento del canone di abbonamento RAI (attualmente il 31 gennaio ed il 31 luglio di ciascun anno); non convivere con altri soggetti, diversi dal coniuge, o dal soggetto unito civilmente, titolari di un reddito proprio;  possedere un reddito annuo che, unitamente a quello del proprio coniuge – o del soggetto unito civilmente – non sia complessivamente superiore a euro 6.713,98 (per le richieste di esenzione relative agli anni fino al 2017) oppure a euro 8.000,00 (per le richieste di esenzione relative all’anno 2018).

In conclusione: la convivenza con una persona titolare di un reddito proprio determina dunque, “l’impossibilità – si legge nel parere dell’Agenzia delle Entrate – da parte della Sig.ra istante di rendere la dichiarazione sostitutiva ai fini dell’esenzione, posto che è convivente con un altro soggetto, diverso dal coniuge, o dal soggetto unito civilmente, titolare di un reddito autonomo”.

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