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Approvati nuovi minimi retributivi. Via libera anche ai nuovi valori contributivi

Dal 1 gennaio 2019 più cara la busta paga di colf, badanti e baby sitter. Gli aumenti a carico delle famiglie, determinati dalla variazione dell’Indice Istat che quest’anno è cresciuto di più rispetto al passato, potranno arrivare fino 15 euro per le figure più specializzate. È quanto rende noto la Fidaldo, Federazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, che questa mattina presso il Ministero del Lavoro, insieme alle associazioni che la compongono (Assindatcolf, Nuova Collaborazione A.D.L.D e A.D.L.C) ha sottoscritto le nuove tabelle retributive relative all’anno in corso.

Ai lavoratori conviventi dovranno essere riconosciuti aumenti in busta paga che vanno dai 7 euro al mese per i domestici alle prime esperienze (livello A), fino ai 15 euro per quelli più specializzati, come nel caso dell’assistente alla persona non autosufficiente formata (livello DS). Nel dettaglio, alla classica colf (livello B) dovrà essere riconosciuto un aumento mensile di 8,97 euro, che sale a 9,61 euro per le baby sitter che assistono bambini sopra i 3 anni (livello BS) e arriva a 10,89 euro per la classica badante (inquadrata al livello CS).

Cedolini lievemente più ‘pesanti’ anche per i domestici ad ore che mediamente percepiranno un incremento della retribuzione di circa 7 centesimi (6 centesimi in più per la colf, 7 per la baby sitter e 8 per la badante).

Via libera anche alla tabella relativa ai nuovi valori orari dei contributi Inps valevoli per l’anno 2019. 

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