Agevolazioni fiscali, buoni lavoro, contrattazione collettiva e lotta al lavoro nero: entra nella fase operativa la collaborazione istituzionale italo-francese nata lo scorso anno con l’obiettivo di scambiarsi best practice nel comparto del lavoro domestico. Il 20 settembre è stato, infatti, sottoscritto un accordo di partenariato tra l’Associazione nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, Assindatcolf e la sua “gemella” francese, Fepem. Sotto la lente d’ingrandimento del gruppo di studiosi italiani finirà, come primo step, proprio questo il sistema avviato in Francia per contrastare il lavoro sommerso, anche alla luce degli ultimi accordi sottoscritti con i ministeri di riferimento.

Ma vediamo più da vicino quali sono le misure già adottate in Francia a tutela delle famiglie che hanno alle loro dipendenze lavoratori domestici. Partiamo dagli incentivi per casi specifici: il datore, titolare di un assegno di autonomia personale (APA), o assegno di invalidità (PCH), o assegno per l’educazione del figlio disabile (AEHH), ha diritto all’esenzione totale del pagamento dei contributi previdenziali.

Passando ad analizzare i vantaggi relativi al sistema fiscale: tutti i datori di lavoro hanno diritto alla detrazione del 50% del costo del lavoro (con un limite annuo che varia da € 12.000 a € 18.000) ed in caso di incapienza il datore riceve un assegno di importo pari alla detrazione da parte dello Stato. Parliamo infine del sostegno al costo previdenziale: tutti i datori di lavoro che non ricevono gli incentivi di cui al primo punto hanno diritto all’esonero dei contributi previdenziali pari a 2,00 euro per ogni ora lavorata. Le misure adottate in Francia hanno portato ad una fortissima emersione del lavoro nero nel settore con un incremento del 50% del lavoro regolare negli ultimi anni. Ciò ha reso possibile che la Francia diventasse il Paese europeo con il più alto tasso di fertilità, pari a 2,01 bambini nati per ogni donna. Nei prossimi mesi una delegazione italiana dell’associazione partirà alla volta della capitale francese per approfondire normative e funzionamento del settore domestico d’Oltralpe.

L’intento di Assindatcolf è quello di elaborare un documento, con proposte e suggerimenti, da indirizzare al Governo nazionale e al Parlamento affinché, nelle sedi istituzionali preposte, si possa avviare una riflessione su un settore che, se supportato nel modo corretto, può davvero rappresentare un motore economico ed occupazionale, un settore che, purtroppo, soffre di alcune anomalie tipiche del sistema italiano, prima fra tutte quella del lavoro nero, che si stima raggiunga quasi 1 milione di lavoratori irregolari.

Non lasciare al caso la gestione di colf, badanti e baby sitter!

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